Dal laboratorio creativo con l’artista Giulia Bernini, in arte Oblo Creature e i detenuti del carcere di Gorgona e delle Sughere, dal titolo “Il lavoro della vita”, nasce la borsa LIBERTÀ VO’ LAVORANDO.
La Fondazione Laviosa, grazie alla sensibilità del Presidente, il Cavaliere Giovanni Laviosa, è fiera tra i suoi progetti, di portare avanti le iniziative che vedono i detenuti protagonisti.
Il laboratorio ” Il lavoro della vita” è partito dagli appunti raccolti in cerchio con i detenuti: quale lavoro sognavate da piccoli? quale lavoro avete svolto? Che cosa vorreste fare una volta usciti?
Eppure non è facile per un detenuto, che ciò avvenga con facilità.
Durante il laboratorio con l’artista, i detenuti si sono raccontati, donando uno spaccato delle proprie speranze e delle proprie paure.
Chi voleva fare il pilota, chi il venditore di granite. Chi ha imparato a fare il miele. Chi prima era un odontotecnico, chi ci ha illuminato su diversi tipi di pesca, chi sulle scarpe autentiche che faceva da calzolaio, chi sognava di fare il calciatore e adesso calcia i sogni della speranza, chi ha difeso gli ortaggi del proprio campo, chi sta studiando per prendere la patente per il camion.
Il laboratorio con l’artista, molto riconosciuta a livello nazionale ha lusingato i detenuti.
Il titolo è stato un brainstorming di tre donne e di amici intorno ad un tavolo.
Il gerundio del lavorare, è l’azione continua e incessante di ricerca e costruzione della libertà, che passa attraverso il lavoro, che si conquista con fatica.
Il vo’ richiama l’andare, ma anche il volere.
Ed è proprio il lavoro che rende liberi, nel non dover più dipendere da nessuno e nel riuscire a far parte di una comunità che vive insieme di rispetto, collaborazione e valori condivisi.